Al Duomo di Milano la commemorazione dell’85° anniversario dell’Holodomor in Ucraina
Domenica 26 novembre le comunità ucraine del Nord d’Italia si sono riunite nella Cattedrale di Milano per commemorare le vittime dell’Holodomor in Ucraina negli anni 1932-1933. Alle ore 13.00 è stata celebrata la Solenne Divina Liturgia “Requiem” presieduta dell’Arcivescovo Cyril Vasil’, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, in concelebrazione con S.E. Mons. Hlib Lonchyna, Vescovo dell’Eparchia Cattolica Ucraina della Sacra Famiglia di Londra, S.E. Mons. Ireneo Bilyk, canonico della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, il Rev.mo Volodymyr Voloshyn, Coordinatore nazionale della Pastorale dei Cattolici Ucraini in Italia, una trentina di pastori-cappellani delle regioni del nord d’Italia e il Diacono Pietro Zablotskyy della Cattedrale di San Giorgio a Lviv. Il coro della comunità ucraina del San Josafat di Milano ha animato la celebrazione.
Hanno partecipato alla preghiera comune anche la signora Tetiana Izhevska, Ambasciatrice di Ucraina presso la Santa Sede, e il signor Roman Goriainov, Console Generale dell’Ucraina a Milano.
Al termine della celebrazione liturgica è arrivato l’Arcivescovo di Milano, S.E. Mario Enrico Delpini, per rivolgere parole di consolazione al popolo ucraino in occasione dell’85° anniversario dell’Holodomor, sottolineando che questa tragedia non ha toccato solo il popolo ucraino, ma l’intera Chiesa: “La Divina Liturgia, celebrata oggi da voi, è la risposta a tutte le sofferenze del mondo che si trasfigurano nella Risurrezione di Gesù Cristo”.
Alla fine il Rev.mo Volodymyr Voloshyn, a nome di S.E. Mons. Dionisio Lachovicz, Visitatore Apostolico per i fedeli ucraini greco-cattolici in Italia, che a causa della salute non è potuto venire alla celebrazione, ha ringraziato tutti i presenti e, in modo particolare, il Rev.do Igor Krupa, cappellano della comunità ucraina a Milano, che si è impegnato tantissimo per l’organizzazione di questo evento insieme con tutti suoi volontari.
La celebrazione si è conclusa con la preghiera per le vittime dell’Holodomor, scritta da Sua Beatitudine Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Lviv degli Ucraini e presidente del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina dal 2001 al 2011 (deceduto nel maggio del 2017), e con l’inno liturgico per la protezione del popolo ucraino “O Dio, Grande e Unico, custodisci l’Ucraina”. Dopodiché si è svolta la processione dei fedeli verso la Basilica di Santo Stefano Maggiore, davanti alla quale è stata celebrata la “Panakhyda” (solenne servizio liturgico per i defunti nelle Chiese orientali cattoliche di rito bizantino) in commemorazione di tutte vittime dell’Holodomor.
Alla fine Mons. Hlib Lonchyna ha pronunciato l’omelia, durante la quale ha sottolineato l’essenza della nostra preghiera comune: “Preghiamo per l’eterno riposo di tante vittime dell’Holodomor, perché la preghiera è ciò che ci unisce a loro. Non possiamo oggi nutrirli con il cibo, ma possiamo solo pregare per loro. La nostra preghiera è il massimo che possiamo dare oggi a chi ha passato il terribile tormento a causa della fame. La nostra partecipazione alla preghiera comune ci offre anche una lezione per la generazione umana, affinché non avvenga più questa terribile tragedia contro la dignità umana. Oggi bisogna far conoscere ai giovani la storia dell’Holodomor perché siano capaci di condividere il pane gli uni con gli altri, mostrando con ciò la loro ricchezza di fede e d’amore. Pregando oggi per le vittime dell’Holodomor, chiediamo al Signore la misericordia, il perdono e la pace, affinché immersi nella Sua beatitudine lodino Dio senza fine”.
press release UGCC in Italia