Migrantes Firenze

Ufficio Migrantes – Arcidiocesi di Firenze

Piazza San Giovanni 3 - 50123 Firenze
tel. 055 2763783 - migrantes@diocesifirenze.it
Orario Ufficio: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00

Categorie

  • CEI
  • Cristiani nel mondo
  • Dialogo interreligioso
  • Ecumenismo e dialogo
  • Emergenza profughi
  • Fondazione Migrantes
  • Il Santo Padre Francesco – notizie
  • Immigrazione
  • Links
  • Notizie
  • Notizie diocesane
  • Pastorale dei Migranti
  • Senza categoria
Migrantes Firenze
Navigation
  • HOME
  • Contatti
  • Comunità etniche
    • Albania
      • Foto GMM 2014 – Albania
    • America Latina
      • Foto GMM 2014 – Perù
    • Africa francofona
      • Foto GMM 2014 – Congo
    • Arabi cristiani
    • Cina
    • Eritrea
    • Filippine
      • Filippine – Valdelsa Fiorentina
      • La Comunità Cattolica Filippina ha 25 anni
      • Foto GMM 2014 – Filippine
    • India
    • Nigeria
    • Romania Chiesa Greco-cattolica
      • Volantino comunità
    • Rom e Sinti
      • Gruppo Mosaico al Margine
      • Alcune esperienze con i Rom
    • Senegal
    • Spettacolo viaggiante
      • Casa dello Spettacolo Viaggiante
    • Sri Lanka
    • Stati Uniti d’America – comunità anglofone
    • Ucraina Chiesa Greco-Cattolica
      • Ucraina – immagini
  • Chiese Ortodosse
    • Chiesa Copta Ortodossa Etiope
    • Chiesa Ortodossa Greca
      • Storia
    • Chiesa Ortodossa Romena
      • Cenni di storia
    • Chiesa Ortodossa Russa
      • Abbraccio di Francesco e Bartolomeo al Santo Sepolcro
  • Foto
    • Giornata Mondiale dei Migranti 2013
    • Giornata Mondiale dei Migranti e Rifugiati 2014-Musical
    • GMM 2014
    • Celebrazione S.Messa del 19.1.2014
    • GMM 2014 – 19.1.2014
    • Cavalcata dei Magi – 6.1.2014
    • Sri Lanka – Festa della Patrona
    • Ucraina
    • Foto 2012 – Señor de los MIlagros
  • Giornate Mondiali del Migrante
    • Messaggi del Papa per le GMM
You are here: Home › Cristiani nel mondo › Portano il sorriso dove c’era la guerra: ecco i Giullari senza frontiere
← Asilo, frontiere e immigrazione: il manuale sul diritto europeo. Ediz. 2014
Coordinamento nazionale pastorale dello spettacolo viaggiante →

Portano il sorriso dove c’era la guerra: ecco i Giullari senza frontiere

4 Agosto 2014 | Filed under: Cristiani nel mondo, Notizie

Dallo Sri Lanka al Mozambico, dall’India alla Cambogia, gli esilaranti spettacoli e gli stage di formazione di un gruppo di giocolieri, clown e acrobati italiani. Un progetto nato nel 2003 nel segno del volontariato puro e dell’autofinanziamento

02 agosto 2014

Giullari senza frontiere 5 - lunga savana

ROMA – Sono la magia della comicità senza confini… Con spirito d’avventura e amore per l’arte portano un sorriso nei luoghi del mondo segnati da un passato di guerra e ancora afflitti dalla piaga della povertà. Sono i Giullari senza frontiere: un gruppo di giocolieri, clown e acrobati italiani che dedicano alcuni mesi all’anno a spettacoli gratuiti e stage di formazione in giro per il mondo. Il tutto nel segno del volontariato puro e dell’autofinanziamento. A loro è dedicato un articolo di Francesco Pistocchini pubblicato dal mensile Popoli.
Con il loro costume a strisce bianche e nere, i Giullari senza frontiere hanno battuto le strade del Mozambico e del Bengala, risalito il corso del Mekong, esplorato sperduti villaggi brasiliani. L’ultima avventura in un Sri Lanka ancora ferito dallo tsunami e dal conflitto fra lealisti e guerriglieri Tamil.

Giullari senza frontiere 6 - monociclo

Il progetto nasce nel 2003 ma affonda le radici nei precedenti viaggi di alcuni “giullari” dal Chiapas ai Balcani. In Spagna, con un distaccamento anche in Italia, esisteva già un’esperienza simile: i Payassos sin fronteras. Ogni viaggio è la “scusa” per incontrare una cultura – come spiega nell’articolo Rodrigo Morganti, “giullare”, clown dottore e giocoliere. “Abbiamo voluto essere liberi. Siamo un gruppo di una decina di amici, alcuni con figli al seguito, accomunati dal fatto di essere professionisti che fanno spettacolo – dice”. La loro è anche “una reazione a un certo modo di fare cooperazione troppo legato al denaro”.

Giullari senza frontiere 7 - trenino

Stefano Catarinelli, uno dei fondatori del gruppo, quando parte viaggia con moglie e figli. “Ricordo il giorno in cui un gruppo di ragazzini brasiliani ha smesso di tirare colla per venire a vederci – racconta”. Qualcuno sceglie di seguire il loro esempio, come un giovane mozambicano che “ha iniziato a studiare arti circensi, dopo un corso fatto da noi, e ora gira il mondo con il  suo spettacolo”. La formazione di ragazzi e operatori è infatti un punto centrale del progetto dei Giullari che puntano sul potere naturale di trasformazione della gioia. “Piccoli segni di cambiamento ottenuti con l’esempio di quello che fai”, come dice Rodrigo.

Giullari senza frontiere 3 - sorriso bambine

Ma talvolta l’incontro può essere molto difficile “Ti si blocca lo stomaco quando entri in certi orfanatrofi con situazioni pesanti – racconta Stefano nell’articolo. – […] In Africa, a volte, hai la sensazione che sarai sempre un mzungu, un bianco, visto come l’operatore della Ong con quello che rappresenta… Appena finito lo spettacolo arriva un bambino e chiede qualche soldo”.

Giullari senza frontiere 1 - ghigno

Ma la comicità è uguale ovunque? Se ovunque c’è bisogno di ridere, in alcuni luoghi è necessario avere degli accorgimenti speciali. La “sensuale” danza del ventre di Rodrigo faceva scappare le donne in Marocco e in alcuni villaggi indiani… In alcuni Paesi non puoi soffiarti il naso o forzare un monaco a fare il volontario…
Per i loro spettacoli i Giullari non chiedono denaro ma in cambio ricevono tantissimo: “può essere una tavola così riccamente imbandita da metterti in imbarazzo o tornare da uno spettacolo in una favela sentendo una soddisfazione grande come artista…”

Nell’esperienza cingalese i Giullari senza frontiere si sono confrontati con una realtà ancora tesa e difficile e con la piaga dell’alcolismo diffuso tra i giovani che hanno vissuto la guerra. ” Ma in un villaggio costiero, lacerato al suo interno – racconta Stefano nell’articolo, – dopo lo spettacolo un uomo mi ha detto che per la prima volta dallo tsunami di dieci anni fa vedeva tutti gli abitanti riuniti a ridere insieme“.

© Copyright Redattore Sociale

Did you like this article? Share it with your friends!

Tweet

Written by migrantes

← Asilo, frontiere e immigrazione: il manuale sul diritto europeo. Ediz. 2014
Coordinamento nazionale pastorale dello spettacolo viaggiante →
  • Notizie
  • Notizie diocesane
  • Emergenza profughi
  • Fondazione Migrantes
  • Il Santo Padre Francesco
  • Pastorale dei Migranti
    • Comunità etniche internazionali a Firenze
    • I Coordinatori etnici nazionali
  • Ecumenismo e dialogo
  • Dialogo interreligioso
  • Cristiani nel mondo
  • Info utili
  • Link utili

Gallerie foto su Flickr

Santa Messa online – diverse lingue

Omelie di Papa Francesco

聆听教宗方济各 Le parole di Papa Francesco in cinese

Migrantes Press

Servizio Informazione Religiosa – dal mondo

Tv2000 (YouTube)

Sportello Unico Immigrazione Firenze

La Costituzione Italiana in 8 lingue

Realtà a noi vicine

  • MIGRANTES FIRENZE su Facebook
  • ARCIDIOCESI DI FIRENZE
  • FONDAZIONE MIGRANTES
  • CARITAS DIOCESANA DI FIRENZE
  • MISSIO FIRENZE
  • CENTRO DIOCESANO GIOVANI
  • CHIESA CATTOLICA ITALIANA
  • CARITAS ITALIANA
  • CEI News Focus MIGRANTI
  • RADIO VATICANA + lingue
  • TOSCANA OGGI

Cerca

Archivi

© 2025 Migrantes Firenze

Powered by Esplanade Theme and WordPress

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish.Accept Read More
Privacy & Cookies Policy