Migrantes Firenze

Ufficio Migrantes – Arcidiocesi di Firenze

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HOLODOMOR 85° ANNIVERSARIO del GENOCIDIO UCRAINO 1932-1933

16 Novembre 2017 | Filed under: Cristiani nel mondo, Notizie, Notizie diocesane, Pastorale dei Migranti and tagged with: Chiesa Greco-Cattolica, Holodomor, Ucraina

Ricordare, imparare, prevenire
Sviatoslav Shevchuk“Ricordiamo le vittime dell’Holodomor per guarire la nostra memoria, per curare le ferite del passato, per evitare la ripetizione di tali crimini in futuro e per liberare l’uomo moderno dal pericolo di ideologie odiose”. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina.

RICORDARE
Il termine Holodomor deriva dall’espressione ucraina “moryty holodom”, che significa “infliggere la morte attraverso la fame”. Holodomor, noto anche come Genocidio ucraino, o Olocausto ucraino, è il nome attribuito a un crimine nascosto al mondo: la grande carestia artificiale che si abbatté sul territorio dell’Ucraina nel 1932-1933. L’Holodomor – come scrive la storica Giovanna Brogi – non fu una carestia come tante altre, ma fu un deliberato sfruttamento pianificato da parte del regime sovietico per distruggere le tradizioni e l’identità nazionale del popolo ucraino colpendo un’amplissima parte della sua classe più rappresentativa: i contadini e l’intellighenzia.
In 17 mesi, tra il 1932 e il 1933, sono morti quasi 4 milioni di persone. Tra le morti dirette e le cosiddette “acute” alcuni stimano quasi 12 milioni. Nella primavera del 1933 di fame morirono 17 persone ogni minuto, 1.000 ogni ora, quasi 25.000 ogni giorno. La maggior parte delle vittime dell’Holodomor – sono bambini di età compresa tra 6 mesi a 17 anni che hanno rappresentato circa la metà di tutte le vittime dell’Holodomor. A seguito dell’Holodomor la società ucraina è rimasta traumatizzata come le altre società post-genocidio nel mondo. Il trauma procurato dal genocidio si è tramandato di generazione in generazione a livello conscio e subconscio.

Manifesto Milano 20172IMPARARE
La grande carestia non ebbe cause naturali, ma venne orchestrata da Stalin per punire i ribelli delle campagne che, in tutta l’URSS, si opponevano alla collettivizzazione imposta e forzata dall’alto. Negli anni ‘20 l’Ucraina sviluppò rapidamente una cultura moderna incentrata sull’Europa; gli ucraini crearono un sistema nazionale di istruzione basato sull’idea dell’Ucraina come attore indipendente dell’economia. Il regime staliniano percepì la questione ucraina come una minaccia esistenziale per l’Unione Sovietica e optò per una tattica orribile: lo sterminio per fame.
Tutto iniziò con una campagna contro la classe dei contadini ricchi, detti kulaki. L’obiettivo era di confiscare la loro proprietà e i terreni. Chi si opponeva era deportato in Siberia. Le fattorie indipendenti private furono forzate ad unirsi alle fattorie collettive, conosciute come kolhoz. Ai membri delle fattorie collettive fu proibito di beneficiare dei prodotti del proprio lavoro. Il 7 agosto del 1932 fu emanata la legge detta “delle cinque spighe” per imprigionare le persone, che avevano raccolto un pugno di grano rimasto dopo che l’intero raccolto era stato calcolato. Nell’agosto del 1933 il regime staliniano ha cominciato trasferire i contadini delle fattorie collettive dalla Russia e dalla Bielorussia nei villaggi ucraini, dove morirono tutti di fame.
L’Holodomor ha causato la distruzione di due generazioni di persone; ha distrutto l’economia agricola e il tessuto sociale contadino; ha inflitto gravissimi danni allo sviluppo linguistico.

Il memoriale dell’holodomor a Kiev

Il memoriale dell’holodomor a Kiev

PREVENIRE
“Milioni di persone hanno subito una morte atroce per la nefasta efficacia di un’ideologia che, lungo tutto il XX secolo, ha causato sofferenze e lutti in molte parti del mondo. Le celebrazioni previste, destinate a rinsaldare il giusto amore per la Patria nel ricordo del sacrificio dei suoi figli, non sono rivolte contro altre Nazioni, ma intendono piuttosto ravvivare nell’animo di ciascuno il senso della dignità di ogni persona, a qualunque popolo essa appartenga.” Papa San Giovanni Paolo II.
Nel marzo 2008 il Parlamento dell’Ucraina, che ha ottenuto l’indipendenza nel 1991, denunciò le azioni del governo sovietico come atti di genocidio. Ad oggi sono 20 i paesi del mondo che hanno riconosciuto l’Holodomor come Genocidio. Nell’ottobre 2008 il Parlamento Europeo ha riconosciuto ufficialmente che l’Holodomor, vero e proprio crimine contro l’umanità, è stato uno “sterminio per fame provocato artificialmente”.
Noi oggi siamo un popolo che ricerca la verità storica, che afferma di voler stare insieme con tutte le altre nazioni del mondo, che riconosce la dignità e il diritto alla vita e alla libertà di ogni individuo e vuole approfondire lo studio della propria storia, raccontare, spiegare. Siamo un popolo che vuole essere guarito dalle ferite del passato, vuole chiedere a tutta l’umanità di oggi e alle future generazioni di non permettere che una cosa simile accada ad altri in qualsiasi latitudine di questo nostro mondo. NOI RICORDIAMO, IL MONDO RICONOSCE…

QUI il Depliant del Pellegrinaggio a Milano per l’85° anniversario dell’Holodomor
Info:
coordinatore nazione delle Comunità Greco-Cattoliche Ucraine in Italia:
don Volodymyr 329 3552779

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Written by zucconi

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