UNHCR: morti 1.700 migranti nel 2017
Questi sono gli unici numeri che ci preoccupano quando si parla di migranti!
Roma – Il numero totale di morti e dispersi dall’inizio del 2017 ha già superato quota 1.720. Lo riferisce l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR). Negli ultimi giorni un totale di 50 corpi sono stati consegnati nei porti di Crotone, Palermo e Catania, dopo un numero indefinito di incidenti, nei quali si teme che decine di altre persone siano morte o comunque disperse in mare.
Numeri confermati anche dall’Organizzazione mondiale dei migranti presso l’Onu (Oim). “Ci sono almeno 156 persone disperse da venerdì scorso nel Mediterraneo, vittime di un naufragio di cui abbiamo avuto notizia solo ieri sera”, lo rende noto Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Oim, riferendo quanto raccontato da alcuni superstiti arrivati domenica a Taranto. Con questi 156 e i 34 morti di ieri il Mediterraneo ha già fatto circa 1.400 morti solo sulla rotta Libia-Italia.
Le 34 vittime di cui si è avuta notizia ieri hanno perso la vita in un naufragio particolarmente drammatico. Tra di esse 13 donne e 7 bambini, mentre si teme che siano decine i dispersi, evidenzia l’UNHCR parlando dell’incidente avvenuto il 24 maggio. Quando sono iniziate le operazioni di soccorso, i rifugiati e i migranti si sono agitati per il panico e la nave ha iniziato a imbarcare acqua. Il peschereccio di legno a tre livelli era partito dalla Libia la sera prima, con a bordo un numero di passeggeri compreso tra i 700 e i 900, di cui 300 stipati nella stiva. Sabato scorso un totale di 593 sopravvissuti sono stati fatti sbarcare a Crotone e stanno ricevendo aiuto, anche nella forma di sostegno psicologico, dal momento che molti sono profondamente traumatizzati. La maggior parte di essi viene dal Sudan, dall’Eritrea, dalle Isole Comore, dall’Egitto e dal Marocco.
Dall’inizio dell’anno sono 8.183 i migranti tratti in salvo al largo delle coste libiche di cui 2.845 solo negli ultimi 10 giorni. È quanto ha riferito l’ufficio in Libia dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, sottolineando come l’incremento del numero di interventi sia dovuto a condizioni meteo favorevoli. Tutte le operazioni di soccorso degli ultimi 10 giorni sono avvenute al largo di diverse città costiere libiche situate nella zona occidentale del Paese. (N.S. – Mercoledì 31 Maggio 2017)