La nostra Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015
Descrivere in poche parole le sensazioni che il cuore ha provato nella giornata di domenica 18 gennaio 2015, iniziando dalla mattina, dalla preparazione dell’Eucarestia, dalla sua celebrazione, dal contenuto dell’omelia del card. Giuseppe Betori, dai canti, alla gioia dello stare insieme che traspariva dai volti dei partecipanti, è … alquanto difficile.
La bellissima chiesa dell’Isolotto – Beata Vergine Maria Madre delle Grazie – che ci ha accolti con amore e simpatia, facendosi carico dell’ organizzazione, insieme all’Ufficio Migrantes, ha visto circa 800 partecipanti alla celebrazione. Lo Spirito del Signore era sempre con ognuno di noi, vi erano numerosi concelebranti, oltre a p. Stefano Messina, direttore dell’Ufficio Migrantes, cori dei gruppi (Congo, Sri Lanka, Filippine, Perù, della Parrocchia), la prima lettura e il salmo letti da amici della comunità peruviana, la seconda da un amico rom, etc.
Al termine della celebrazione si era creato un gruppo di persone, molto nutrito, intorno al coro del Congo, per ascoltare e condividere il ritmo della musica. Il card. Betori è rimasto con noi anche a pranzo. La Parrocchia ci ha donato un primo abbondante e gustoso, oltre a tutto il resto, con l’aiuto della Caritas Diocesana.
Nel pomeriggio, nel teatro della parrocchia, si è svolto un incontro con al centro la storia e la cultura dei popoli, con danze tradizionali e testimonianze, che hanno suscitato nei presenti molto interesse e entusiasmo: con quel gioco di colori, di movimento delicati ma al momento stesso pieni di significato, si è rafforzata in tutti noi la consapevolezza di essere tutti un popolo solo, e che i fratelli immigrati sono un tutt’uno con noi nella Chiesa. La bellezza di questo giorno, il suo significato non si deve esaurire qui, ma deve essere un piccolo seme che, piantato, cresce forte e vigoroso alimentato dalla certezza che abbiamo tutti in Dio un solo Padre e nella Chiesa una sola Madre.
diacono Renato Giotti – foto Anna Zucconi